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Articles in Category: Progetto

Il progetto dell’Ecomuseo del Freidano si configura come un “work in progress”, articolato su una serie di temi che si basano sull’intreccio fra le caratteristiche naturali del territorio in oggetto, le sue vicende storiche e la crescita infrastrutturale e tecnologica che in esso sono avvenute.
Questo disegno ecomuseale si è sviluppato utilizzando il lungo corridoio naturale – antropico e simbolico – del fiume Po e di tutto quanto l’uomo ha saputo costruire "parallelamente" ad esso. Specchio del tracciato fluviale da cui esso stesso discende, il rio Freidano e il suo Ecomuseo sono dunque metafora di questa sovrapposizione di paesaggi, perlomeno nel tratto da Abbadia di Stura a Chivasso.

Il progetto ecomuseale ha origine nel 1983 con l'esperienza della Protezione Ambientale: un gruppo di volontari riuniti tra le mure del Mulino Vecchio, nel centro di Settimo Torinese, con lo scopo di restaurarlo e studiarne la storia, unitamente al censimento dei numerosi corsi d'acqua del territorio.

Nel 1985 il Comune di Settimo recepisce per la prima volta il "Progetto di massima di Ecomuseo del Freidano" all'interno del Piano Regolatore Comunale e nel decennio successivo promuove l'elaborazione del "Piano Direttore dell'Ecomuseo". Sempre in quegli anni si affianca il progetto di "Museo Etnografico", la cui realizzazione si rende possibile grazie all'acquisizione del Mulino Nuovo da parte del Comune.

Di quanto previsto in questa prima fase del progetto, a partire dal 1997 sono stati realizzati:

  • il recupero del Mulino Nuovo come sede dell'Ecomuseo. Il complesso è costituito da due edifici principali di notevole interesse architettonico: il silo (che ospita il Museo Etnografico) e l’ex mulino vero e proprio, in cui oggi trova spazio il Centro visita del Parco Fluviale del Po e della Collina Torinese;
  • i percorsi ciclabili, che si snodano dal confine con San Mauro lungo tutto il territorio settimese a ridosso del Po fino a piazza Freidano, alle spalle del Mulino Nuovo, interessando la sistemazione dell’area naturale definita "Mezzaluna". Il parco che si estende su quest’area attrezzata, realizzata nel 2005, copre un’estensione di circa quattro ettari ed è parte integrante del progetto “PRUSST-PLAN 2010”.

Nella prima parte del progetto di Ecomuseo del Freidano era stata elaborata anche l’ipotesi preliminare di riqualificazione dell’area ospitante quanto rimane della cosiddetta ex Cava Pedrale (una drag-line fluviale da decenni in disuso) da convertire in un’area attrezzata ricettivo-ricreativa di avvicinamento al fiume Po. Contestualmente a questo intervento si prevedeva il restauro del Mulino Vecchio e delle sue attrezzature. L’ex impianto feudale, riscattato dalla comunità settimese sin dal 1865, è ubicato in prossimità del centro urbano ed era anch’esso anticamente alimentato dalle acque del rio Freidano.
 
Col procedere della ricerca, il bisogno di dare visibilità allo sviluppo cronologico di un territorio relativamente complesso come quello settimese, ha dato vita alla seconda fase del progetto con:

  • la realizzazione nel 2012 del "Parco dell’Energia" lungo il canale Freidano nell'area verde del Mulino Nuovo in collegamento con gli allestimenti museali interni al complesso;
  • il potenziamento dei percorsi ciclopedonali con la creazione di itinerari tematici sull’intero territorio settimese caratterizzati da sessanta punti infomativi dell'ecomuseo dislocati lungo le vie cittadine e in alcune aree extraurbane lungo il rio Freidano;
  • il recupero della memoria delle fabbriche del Novecento settimese, con particolare riguardo allo stabilimento di vernici "Paramatti". Dal 2013 la storia della fabbrica è illustrata nel percorso permanente "Archimatti & Paramede. La biblioteca dopo la fabbrica" allestito presso la Biblioteca Civica e Multimediale Archimede.

Oggi l'Ecomuseo vive una nuova fase che si identifica con il progetto "Ecotempo", che punta ad andare oltre le mura del museo migliorando la sinergia della struttura ecomuseale con il sistema dei grandi parchi e delle piste ciclabili cittadine.