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Itinerario del ferro

Itinerario del ferro
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Nel 1919 Emilio Magliola trasferisce la propria attività di costruttore di materiale ferroviario da Chivasso a Settimo. Proviene da Santhià, dove, coi fratelli Ettore ed Ercole, nel 1901 aveva fondato le grandi officine ferroviarie tuttora in attività. Il suo arrivo nel nostro comune apre la storia della siderurgia in Settimo.
Come molte industrie coeve, l’attività della Magliola non sopravviverà ai pesanti contraccolpi locali innescati dalla Grande Depressione del 1929. Un decennio più tardi lo stabilimento, ormai inattivo, verrà rilevato dalle Fonderie, Trafilerie e Acciaierie Cravetto, che amplieranno progressivamente gli impianti, nel 1970 passati alla società Ferrero. Il graduale sviluppo di questo polo siderurgico, con il suo costante richiamo di manodopera, costituirà, con quello del contiguo stabilimento Schiapparelli, il principale fattore di crescita del Borgo Nuovo almeno sino ai primi anni ’60 del Novecento.
 
Negli stessi anni in cui la Cravetto si insedia in Settimo, la società Meroni apre un proprio stabilimento elettrosiderurgico ai confini con Torino (circa 1938/40), per la produzione di ghisa dai rottami ferrosi. Dopo   la   stasi bellica, nel 1948 anche le acciaierie Cravetto attivano le cosiddette Fonderie Wollenigh (più note come Fonderie Nuove), costruite  espressamente per la produzione di ghisa, richiesta in maniera sempre più crescente dall’industria automobilistica.
 
Ultimo stabilimento siderurgico apparso sul nostro territorio comunale, le acciaierie Lucchini sorgono su un preesistente impianto, gradualmente realizzato dai coniugi Maggio e Baldi, commercianti in materiali ferrosi, sin dal 1955. La fonderia compenserà il vuoto - produttivo e occupazionale - lasciato dal già citato stabilimento Meroni, definitivamente chiuso nel 1964.
Nel 1966 la società bresciana acquisisce la piccola fonderia - fallita e posta in liquidazione già nell’anno precedente - avviando, nel contempo, i primi lavori di ampliamento del plesso.
L’attività dell’acciaieria Lucchini verrà definitivamente chiusa nel 2000, concludendo, a tutti gli effetti, la breve parabola dell’industria siderurgica settimese.