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Schede dei percorsi

L’Ecomuseo del Freidano fonda le sue radici nello studio della cultura materiale del luogo legata agli opifici proto industriali e agli antichi mestieri sviluppati lungo i numerosi corsi d’acqua del territorio. Il Mulino Nuovo rappresenta, oggi, l’emblema di un luogo del lavoro, già di stampo industriale e capitalistico, riconvertito a centro culturale della Città di Settimo Torinese. 

Da quel primo recupero, il Comune di Settimo ha lavorato moltissimo sulla trasformazione urbana della città con progetti che riducessero la percezione della città dormitorio e le restituissero una fisionomia e identità proprie, provvedendo alla rigenerazione di aree ed edifici industriali dismessi e promuovendo la crescita dei progetti culturali e di riqualificazione ambientale, come per esempio le aree verdi destinate a parchi urbani.

Partendo proprio dallo studio e il recupero della memoria di siti industriali in dismissione agli inizi degli anni duemila, con il progetto “Ecotempo” le ricerche ecomuseali sono evolute studiando, sotto vari punti di vista, i mulini industriali del capitalismo agrario coevi al mulino settimese e le fabbriche di stampo novecentesco (in particolare le aziende dell’indotto chimico, una su tutte la fabbrica di vernici Paramatti che ha lasciato spazio alla Biblioteca Archimede). Questo lavoro, strutturato in maniera interdisciplinare, ha permesso di tessere rapporti con la città (istituzioni, tessuto associativo e mondo della scuola) e con il sistema aziendale di riferimento. Allo stesso tempo, il campo di indagine si è ampliato al territorio piemontese – attraverso le diverse reti di cui l’ecomuseo fa parte –   al fine di contestualizzare e collegare l’esperienza locale con altre affini in ambito regionale. A titolo di esempio, pensando alla rete ecomuseale e al focus del presente articolo, si ricorda una proposta di itinerario con il Munlab – Ecomuseo dell’Argilla di Cambiano (Torino) partendo dal tema comune delle fornaci da mattoni.

Il coinvolgimento e la restituzione al tessuto cittadino rimangono elementi fondamentali. Con la raccolta di nuovo materiale e testimonianze, passeggiate patrimoniali e laboratori, mostre e interventi di street art, il Freidano continua ad evolversi come strumento di interpretazione della città e del paesaggio, cercando di essere attuale al fine di raccontare e trasmettere alle nuove generazioni la storia di Settimo e la sua evoluzione negli anni, sottolineandone l’importante intervento di rigenerazione urbana.