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L'Ecomuseo e il progetto cittadino albero

 

L'Ecomuseo ha partecipato al progetto "Cittadino Albero" del Comune di Settimo Torinese coinvolgendo le scuole nell'animazione dell'area di via Schiapparelli.

Come si può coinvolgere la cittadinanza nella gestione del verde. Un esempio a Settimo Torinese.

L’altro giorno, chi passava per via Schiapparelli poteva godersi  una bella e curiosa vista. Nell’area solitamente abbandonata e silenziosa, posta sul retro di una brutta fabbrica in demolizione, risuonavano urla di richiamo e gioiose risate. Tutto il prato era pieno di punti di colore che correvano e si agitavano con pale, palette, rastrelli. Si trattava della giornata che il Comune, la Compagnia di San Paolo e la Scuola Media Matteotti ha dedicato per riappropriarsi di un terreno incolto, mettendo a dimora una cinquantina di alberi e restituendolo alla fruizione della comunità di quartiere.

Come nasce un intervento come questo ? Piantare un albero sembra semplice ma occorre un lavoro di progettazione e di organizzazione che deve essere sostenuto continuamente da una ferrea volontà di agire perché gli ostacoli sono quasi infiniti. Partiamo dall’inizio di questo viaggio non breve. 

Il Comune da tempo aveva intenzione di attrezzare l’area di via Schiapparelli per poterlo fare fruire alla popolazione. Il sito è molto problematico perché è un’area di risulta tra la strada ed uno dei capannoni industriali della ex fabbrica chimica più importante di Settimo. Si è quindi pensato di utilizzare “Cittadino-Albero”, un Bando della Compagnia di San Paolo a favore del verde pubblico, per ottenere un finanziamento minimo ma importante. L’ Ufficio del Comune SAT ha predisposto il progetto e poi ha incaricato la Fondazione ECM, attraverso l'Ecomuseo del Freidano, con l’instancabile architetto Marianna Sasanelli,  per il coinvolgimento delle scolaresche. Si è quindi svolto un ciclo di lezioni nella Scuola Media Matteotti nelle classi 1°  C e  1° D in cui i ragazzi sono stati i veri progettisti proponendo decine di soluzioni interessanti e fondate. Un vero vivaio di architetti e giardinieri.

Sotto la guida dell’agronomo Dario Grua e dell’Architetto Monica Sapino, attentamente coadiuvati dai docenti tra cui spicca il Prof. Colombero, si è quindi stabilito un piano di battaglia che è finalmente sfociato nella prova della verità il giorno 19 aprile. Con una splendida giornata di sole primaverile sono stati messi a dimora 55 alberi e 250 arbusti.

I ragazzi si sono divertiti e abbondantemente sporcati di terra. Ora un pezzo di Settimo è anche loro.

(articolo a cura di Dario Grua, agronomo) - maggio 2018